Catalogo dei codici della Biblioteca di Emmanuele Cicogna           

Catalogo dei codici della Biblioteca di Emmanuele Cicogna

Introduzione

I manoscritti appartenuti ad Emmanuele Antonio Cicogna costituiscono il fondo più consistente e pregevole della Biblioteca del Museo Correr. Si tratta di circa 4.500 manoscritti che Cicogna stesso descrisse in sette volumi, corredati da sei volumi di indici dei nomi e degli argomenti. Nel 1865, tre anni prima della sua morte, Cicogna lasciò al Museo Civico di Venezia i suoi manoscritti, circa dodicimila libri a stampa e più di mille opuscoli, con il proposito di assicurarne l'integrità e la libera consultazione. La sua biblioteca andò così ad unirsi al lascito di Teodoro Correr, nucleo originario delle collezioni del Museo, che si era già arricchito delle collezioni donate da altri studiosi e bibliofili e attraverso gli acquisti.
L'impegno posto da Cicogna nella ricerca dei pezzi migliori, le cure e gli sforzi, anche economici, affrontati per formare una biblioteca di argomento veneziano, che servisse ai suoi studi eruditi, ma che fosse anche aperta ad altri studiosi, si univano alla volontà di rendere la propria collezione facilmente consultabile attraverso un accurato lavoro di catalogazione che portò avanti sempre in prima persona. I cataloghi autografi descrivono i manoscritti secondo l'ordine cronologico in cui Cicogna li acquisì: a mano a mano che i codici entrano in suo possesso, Cicogna li cataloga e assegna loro un numero progressivo di collocazione. Seguendo l'ordine delle antiche segnature si trovano così affiancati manoscritti assai vari per contenuto, tipologia e dimensioni. Tuttavia, per esigenze di razionalizzazione dello spazio nei depositi del Museo, verso la fine dell'Ottocento, le originali segnature furono cambiate con segnature che collocarono i manoscritti per formato, dal più piccolo al più grande; fu inoltre compilato un dettagliato catalogo dizionario a schede. La varietà di manoscritti e libri a stampa raccolti da Cicogna testimonia i principali interessi che muovono il suo collezionismo: un consapevole tentativo di conservare la memoria storica di Venezia, accompagnato da una particolare attenzione alle opere dei classici, dei trecentisti e dei novellieri, tanto amati nell'età giovanile.

I cataloghi

Attraverso i cataloghi manoscritti e lo schedario di fine Ottocento si accede a un fondo manoscritto comprendente commissioni ducali, mariegole delle arti e delle scuole di devozione, un consistente nucleo di cronache venete e manoscritti araldici e genealogici, codici dei classici latini, cataloghi di biblioteche e inventari di collezioni disperse, diaristica veneziana, documenti ducali in originale e in copia. Il fondo comprende anche i manoscritti appartenuti a Giovanni Rossi (1776-1852), Giovanni Casoni (1783-1857), Agostino Corrier (1762-1844), Sante della Valentina (1748-1826), una raccolta di autografi, il suo epistolario, gli appunti di studio per le sue opere, fra tutte le Inscrizioni veneziane e il Saggio di bibliografia veneziana, e i suoi preziosissimi diari.
I cataloghi, scientificamente corretti, sebbene contengano descrizioni non redatte secondo i moderni canoni di catalogazione, costituiscono una fonte di informazioni preziosa per reperire notizie sulla storia, la provenienza e la circolazione dei manoscritti a Venezia e restano indispensabili per chiunque voglia dare uno sguardo al collezionismo librario e all'erudizione veneziana tra Settecento e Ottocento.
Essendo strumenti insostituibili per lo studio del fondo, i cataloghi sono stati costantemente consultati. L'uso frequentissimo ha causato il deterioramento delle legature, il distacco di alcuni fogli e danni alle carte. Proprio per evitare un peggioramento dello stato di conservazione la Biblioteca ha ritirato momentaneamente i volumi dalla consultazione, in attesa di predisporre un modo di utilizzo che garantisse la migliore conservazione dei cataloghi.

La digitalizzazione

Nel 2006 la Biblioteca ha ottenuto dalla Regione del Veneto un finanziamento per un progetto triennale che prevede la digitalizzazione e la pubblicazione via web dei cataloghi del fondo Cicogna, al fine di renderli consultabili attraverso Nuova Biblioteca Manoscritta.
Il progetto si articola in tre fasi: nella prima si sono riprodotti in digitale i cataloghi; nella seconda si è proceduto alla pubblicazione delle immagini in NBM, corredate dai dati essenziali del manoscritto (segnatura, antica segnatura, possessore, datazione); nella terza, prevista tra febbraio 2007 e dicembre 2008, si provvederà all'indicizzazione dei nomi presenti nei cataloghi, secondo le norme previste dal Progetto di catalogazione dei manoscritti delle biblioteche venete.
La digitalizzazione dei sette volumi dei cataloghi e dei sei volumi di indici si è svolta tra aprile e maggio 2006 e sono state acquisite circa 7.500 immagini in dieci giorni, mediante uno scanner zenitale progettato specificamente per la riproduzione del materiale librario. Le immagini in alta risoluzione saranno archiviate sui server del Comune di Venezia e, a partire da questo formato, si ricaveranno le immagini a risoluzione video, che saranno utilizzate per la consultazione dei cataloghi via Internet. Le limitazioni all'utilizzo delle immagini in alta risoluzione si attengono alle disposizioni in materia di riproduzioni a fini commerciali previste dal Comune di Venezia.
La pubblicazione dei cataloghi Cicogna all'interno di Nuova Biblioteca Manoscritta ottiene il duplice risultato di integrarsi alla banca dati dei manoscritti del Veneto e di permettere la consultazione a sé stante dei volumi, sfogliandoli in maniera virtuale pagina per pagina. Le riproduzioni delle singole pagine dei volumi, contenenti le descrizioni dei manoscritti, sono indicizzate e ricercabili attraverso la segnatura e la datazione direttamente dal catalogo di NBM: si tratta di un accesso a livello minimo per rendere accessibili in poco tempo le descrizioni di 4.439 manoscritti. La ricerca sul catalogo di NBM restituisce, in questa prima fase, una scheda che riporta la segnatura, l'antica segnatura, la datazione e la riproduzione della pagina corrispondente al manoscritto del catalogo Cicogna.

Le prospettive

La catalogazione analitica del fondo comporterebbe almeno un decennio di lavoro: un catalogo aperto come NBM permette invece diversi gradi di catalogazione di un manoscritto, che nella terza fase del progetto prevederà l'indicizzazione dei nomi, che saranno quindi ricercabili attraverso l'OPAC di NBM. Un catalogo sempre in evoluzione, flessibile e in grado di fornire schede di sempre aggiornate, consente di inserire le informazioni ogni volta che vengono reperite o che nuove iniziative di catalogazione procedono allo studio dei codici. È già conclusa la catalogazione dei manoscritti araldici e genealogici del fondo ed è in corso quella dei medievali, nell'ambito di specifici progetti di catalogazione dei manoscritti araldici e genealogici e dei codici medievali della Biblioteca. L'obiettivo è di fornire informazioni agli studiosi, in uno spirito di collaborazione fra Biblioteca e utenti, a partire dalla riproduzione dei vecchi cataloghi a stampa, manoscritti e a schede, passando per le nuove catalogazioni, fino ad arrivare a corredare le schede con riproduzioni anche integrali dei codici.
In questa prospettiva, entro la fine del 2007 saranno disponibili in linea le digitalizzazioni dei cataloghi di altri importanti nuclei della Biblioteca, come i fondi Donà dalle Rose, Wcovich Lazari, Malvezzi e Gradenigo-Dolfin. In futuro si procederà alla digitalizzazione anche dei cataloghi a schede dei fondi Provenienze diverse, Epistolario Moschini e fondo Manin, le quali saranno consultabili secondo l'ordine alfabetico e topograficamente per segnatura.

Digitalizzazione

Consultazione

Nella sezione biblioteca digitale è possibile sfogliare il Catalogo Cicogna pagina per pagina oppure consultarlo attraverso l'indice delle segnature.
Effettua altre ricerche attraverso il catalogo di NBM.

Catalogo dei codici della Biblioteca di Emmanuele Cicogna: digitalizzazione e pubblicazione online

di Francesco Bernardi, Barbara Vanin su:
Bollettino dei Musei Civici Veneziani, III serie, 2 (2007)

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