Convento di San Francesco - Vittorio Veneto           

Convento di San Francesco - Vittorio Veneto

Presentazione

Il vescovo Leonardo Mocenigo benedisse la posa della prima pietra del Convento di San Francesco il 1 maggio 1601. In breve tempo fu edificata anche la chiesa, consacrata il 18 novembre 1607. I frati corrisposero alle aspettative dei cittadini, che li vollero, come leggiamo nella Bolla pontificia di Clemente VIII, "per l'edificazione e spirituale assistenza alle anime loro". Alcuni frati del convento di san Francesco insegnarono teologia nelle cattedrali di Ceneda (ora Vittorio Veneto) e di Treviso; altri furono impegnati nella predicazione e nell'assistenza ai poveri.
La soppressione napoleonica disperse il patrimonio dei frati, costretti ad abbandonare il convento, che fu riaperto il 14 ottobre 1855 per interessamento del padre Bernardino da Portogruaro, neoeletto ministro provinciale.
Nel 1867 la soppressione, decretata dal Governo italiano, sconvolse per la seconda volta il complesso conventuale, che fu riaperto solo nel 1890.
La biblioteca fin dal 1688 possedeva 1.730 volumi, in buona parte lasciati ai frati da monsignor Albertino Barisoni, vescovo di Ceneda. I locali della biblioteca si trovano al primo piano del convento e presentano due sezioni: una, la cosiddetta "sezione piccola", è usata per la consultazione; l'altra, "grande", accoglie circa 12.000 volumi.
È consultabile sia lo schedario cartaceo, sia quello online: esso è organizzato per autore, per titolo e per genere.
La biblioteca possiede la collezione completa de "La Civiltà Cattolica", dal 1850 ad oggi. Essa conserva 19 corali di notevole interesse liturgico e musicale. La biblioteca ha arricchito le proprie collezioni nel tempo, in particolar modo quando il convento di San Francesco divenne sede di studi liceali e - dal 1934 - di teologia. Un altro notevole impulso alla crescita del patrimonio librario del convento fu dato dall'istituzione della cattedra di cultura e della scuola di formazione teologica nel 1949.

Fondi catalogati in NBM

Sono catalogati in NBM i 19 corali manoscritti.