1401-1450 · membr., guardie membranacee (pergamena bianca e sottile, ottima fattura, fori originari di manifattura a cc. 13, 18, 23, 45, 136, falci lunari a cc. 56, 102, 110, 142, 146 e 147) · cc. 155 + 1 (cadute le cc. 1-10, mancano le ultime carte, probabilmente bianche; guardia non numerata, cartulate a lapis da mano moderna nel margine inferiore esterno 10-164, per caduta delle prime dieci carte) · mm 265165 (c. 147).
Fascicolazione: 1 (10 +1), 2-15 (10), 16 (4). Rigatura: rigatura ad inchiostro, marginatura a piombo. Specchio rigato: mm 265×165 = 21 [180] 41×19 [101] 62 (c. 20). Righe: righe 32, non utilizza il primo rigo. Disposizione del testo: disposto su una colonna, sporgenza. Richiami: richiami orizzontali semplici posti nel margine interno inferiore. Stato di conservazione: buono.
Decorazione: 1401-1450; iniziali: filigranate, arabeschi, rosso, verde, viola, la fattura delle lettere è opera di mani diverse, almeno tre, alla prima se ne sono aggiunte altre due che hanno rifatto alcune iniziali (cc. 12v, 24v, 35v, 36r); 1 disegno (c. 155r), disegno a penna piuttosto rozzo, rappresenta una fabbrica in mattoni, forse tratto dal "De re militari" di Roberto Valturio (cfr. Riva 1954); presenza di azzurro.
Legatura: 1401-1450 (mm 278×163); assi in legno; coperta in pelle; decorata con motivi geometrici; rimangono i resti degli attacchi metallici dei fermagli, quattro contrograffe, tre nervature nel dorso; restauro: rifacimento del dorso.
Storia: il codice proviene dalla libreria Campostrini, come attesta l'ex-libris incollato al centro del contropiatto anteriore; esso fu donato ufficialmente alla Biblioteca civica di Verona il 6 febbraio 1909 da Francesco, G. Antonio e Giulio Campostrini (cfr. Riva 1954). Sul dorso in basso è incollato un tassello con l'attuale segnatura "2859"; sul piatto anteriore in alto a sinistra è incollato un cartellino con l'attuale collocazione "Ms. 2859. B.Lett. S.C. 10.8.320"; a sinistra nel margine superiore del contropiatto anteriore è incollata un'etichetta con la vecchia collocazione della Sala Campostrini "S.C. 10.8.320" e a destra è incollato un cartellino con l'attuale collocazione "Ms. 2859. B. Lett. S.C. 10.8.320". Nel margine superiore esterno di c. 1r è annotato a penna da mano moderna con inchiostro nero "Pub. Papinii Statii / Thebaidos libri XII / Codex imperfectus" e al centro del margine inferiore è impresso il timbro della Biblioteca civica di Verona. A c. 2r nel margine superiore esterno è annotato a lapis "v. 626". A c. Iv è annotato a penna una scritta che si prolunga anche nel contropiatto anteriore "Statiis thebaidos cu(m) achileidos D. Alvisii delatorre de s(an)c(t)o marcho". In basso nel margine interno è annotato a penna "Ariani - Vr", che attesta l'avvenuto restauro.
cc. 11r-155r Autore: Statius, Publius Papinius. Titolo identificato: Thebais, DOC, 2, 1659. Osservazioni: l'opera è acefala, mancano i primi 625 versi del I libro. Bianca c. 155v.
cc. 156r-163v Autore: Statius, Publius Papinius. Titolo identificato: Achilleis, DOC, 2, 1658. Osservazioni: il codice contiene il I libro vv. 1-318 (cc. 156r-160v) e il II libro vv. 1-167 (cc. 161r-163v).
Bibliografia a stampa: F. Riva, Della libreria di G.A. Campostrini e di una ventina di mss. passati alla Comunale veronese, in "Atti e memorie della Accademia di agricoltura scienze e lettere di Verona", 129 (1954), 139-157, qui 147-148.
Fonti: F. Riva, Della libreria di G.A. Campostrini e di una ventina di mss. passati alla Comunale veronese, in "Atti e memorie della Accademia di agricoltura scienze e lettere di Verona", 129 (1954), 139-157. V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.
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