Cicogna 3738           

1601-1700 · cc. 1 + 249 + 1 (mancanti cc. 84, 238-239; cartulazione moderna 1-251, duplicazione c. 1, numerata 1a, 1b) · mm 420× 275 (c. 1).

Decorazione: 1601-1700; cc. 1ar-237r stemmi delle famiglie venete patrizie e disegni delle chiese da esse edificate; c. 242v a tutta pagina stemma Soranzo (cfr. Morando di Custoza, nr. 2946) retto da pantere e sormontato da doppio cimiero con l'aquila bicipite coronata e una pantera reggente il cartiglio "Capio aut quesco(!)", impresa di Giacomo Soranzo (cfr. Ruscelli, 1583, 45-54).

Storia: sul dorso cartellino con l'attuale segnatura, al piede antica segnatura Cicogna "304"; sul contropiatto anteriore ex libris della Biblioteca e segnacolo membranaceo della Classe II; incollato alla guardia anteriore indice di mano di Giovanni Antonio Cicogna, padre di Emmanuele Antonio Cicogna, come testimonia la nota di mano di Cicogna "Questo indice è di pugno di mio padre Giovanni Antonio, il quale venuto a Venezia circa il 1824 non sapendo come passare il tempo in casa mia, lo compilò"; altra sua nota a c. 85r "La carta n. 84 era affatto bianca", a c. 90r "La carta 89 era affatto bianca" e a c. 240r "Le pag. 238 239 bianche furono levate per rattoppare un'edizione di Tito Livio 1485".

Altra relazione di D.E.: Cicogna, Giovanni Antonio <sec. 18.-19.> (padre di Emmanuele Antonio; DBI, 25, 394, s.v. Cicogna, Emmanuele Antonio); Giovanni Antonio (guardia anteriore).
Altra relazione di D.E.: Soranzo, Giacomo <1518-1599> (ABI I 921, 251-252).

Antiche segnature: Cicogna CCCIV (Cicogna).

cc. 1ar-237r, 242v-249v
Altra relazione di D.I.: Edward <re d'Inghilterra; 6.> (1537-1553; BBA I 362, 424-444; 363, 1-56).
Altra relazione di D.I.: Ferdinand <imperatore; 1> (1503-1564; DBA I 314, 124; 447, 269-279; II 361, 235-241; III 236, 288, 292-305).
Altra relazione di D.I.: Soranzo, Giacomo <1518-1599> (ABI I 921, 251-252).
Titolo elaborato: Origine delle famiglie venete patrizie, va da "Anafesto" a "Zilioli"; cc. 243r-249v copia del diploma di Edoardo VI d'Inghilterra che il 5 febbraio 1551 crea cavaliere l'ambasciatore Giacomo Soranzo e copia del privilegio di Ferdinando I d'Asburgo del 27 ottobre 1561 che concede di portare l'aquila dell'Impero nello stemma di famiglia.
Bianche cc. 9r-10v, 37r-39v, 60r-62v, 83rv, 85v, 88rv, 90v, 99v-101v, 120v-122v, 129r-131v, 149v-151v, 155r156v, 160v-162v, 174v-176v, 178r-179v, 185v-187v, 205r-207v, 216v-218v, 229r-230v, 237v, 240v-242r, 250r-251v.

Bibliografia non a stampa: E.A. Cicogna, Catalogo dei codici della Biblioteca di Emmanuele Cicogna, 1841-1867, Venezia, Biblioteca del Museo Correr (già mss. Cicogna 4424-4430), 1, 146v.
[Tav. 1 ]

Bibliografia a stampa: I codici nobiliari del Museo Correr di Venezia, a cura di Ricciotti Bratti, Roma 1908, 21-22.
A. Razzolini, Sulla inedita cronaca veneziana attribuita a Filippo di Domenico (sec. XV in.) autore o copista?, in "Atti dell'Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti", 129 (1970-71), 415-444, qui 427 n. 48.

Fonti: G. Ruscelli, Il quarto libro delle imprese illustri con figure di stampe di rame, In Venetia, 1583.
E. Morando di Custoza, Libro d'arme di Venezia, Verona 1979.
Deutsches Biographisches Archiv, München 1983-2001.
British Biographical Archive, München 1984-.
Archivio Biografico Italiano, München 1987-.