10016           

Descrizione del manoscritto

Monselice, Biblioteca comunale, 10016

1501-1525 · membr., le sguardie sono a metà piatto; guardia anteriore e posteriore cartacea · cc. 2 + 198 + 2 (segnacoli incollati a 31r, 41v, 44r, 55rv, 80v, 94v, 95r, 117rv, 121rv, 138rv, 145rv; cartulazione: posteriore, rifilata in quasi tutte le carte; a matita 1-198, ripetuto due volte 82) · mm 550384 (c. 1).

Fascicolazione: 1-17 quinioni 18-19 quaternioni, 20-21 ternioni.
Foratura: lungo le due linee esterne che racchiudono lo specchio di scrittura è stato usato un punteruolo a sezione allungata, a fascicolo chiuso.
Rigatura: inchiostro marrone 15 righe.
Specchio rigato: mm 443×274.
Richiami: Derolez 12.1, tranne nei fascicoli 19 e 20, sempre sul lato carne.
Scrittura e mani: unica mano che usa la scrittura gotica corale; Aggiunte al testo: Mano A: cc. 26r, 52r, 76r, 103v, 110v, 111r, 139r, 176v, 193v scrittura gotica corale; Mano B: c. 16r scrittura gotica corale; Mano C: c. 58v scrittura gotica corale; Mano D: cc. 16r, 120r, 180r, 187r, 188r, 191r-v, 192r fettuccia di carta sostituisce il testo originale, scrittura gotica corale; Note al testo c. 30v e 79v scrittura corsiva; una mano ha ritoccato le lettere sbiadite.
Sigilli e timbri: foglio 2v guardia anteriore 3 timbri del "Gabinetto di lettura di Monselice" così sul piatto anteriore 3 timbri uno del "Gabinetto di lettura di Monselice", 2 ovali della "Biblioteca Comunale di Monselice"; 2v guardia posteriore 1 timbro della "Biblioteca Comunale di Monselice Nr 10016".
Stato di conservazione: discreto: l'inchiostro acido ha perforato in alcuni punti la pergamena, l'oro delle miniature su tratti è caduto, colori sfumati in numerosi punti fissandosi sulla carta a fronte; dopo l'ultimo restauro nel 1986 presso la ditta Paolo Ferraris di Torino sono stati messi dei fogli volanti in carta giapponese; le carte più danneggiate sono: 11v, 26r, 176v, 185v, 186r, 186v, 187v, 191v; alcune tarlature sulla legatura e sulle prime carte.

Decorazione: 1501-1525; iniziali: semplici, filigranate, ornate, a penna e/o a pennello; pagine: 100 ornate (cc. 1r, 3v, 4v, 5v, 7r, 10r, 11v, 13r, 18v19v, 23v26r, 28r, 29r, 30v, 31v, 33v, 36r, 37v, 39r, 41r, 43v, 44v, 45v, 46v, 49v, 51r, 52v, 53r, 55r-v, 57r, 59v, 61r, 62r-v, 65v, 67r-v, 69r, 70r, 72r, 76v, 78r, 79v, 80v, 84v, 87v, 89v, 92r, 95r, 96r, 97r, 99r, 107r, 109r, 111r, 113r, 116r, 117r, 119v, 120r, 122r), 5 illustrate (cc. 1v, 32r, 56v, 81r, 117v), a penna e/o a pennello, 123r, 124v, 126v, 127r, 129r, 134v, 137r, 138v, 140r, 141v, 144v, 145v, 146r, 147r, 148r-v, 150r, 152v, 155r, 158v, 162v, 167v, 172r, 173r, 177r, 178v, 184v, 185v, 186r, 186v, 187v, 188r, 189v109v, 191v; presenza di oro, azzurro; 1v sul margine inferiore al centro, una corona di alloro tenuta da due putti, racchiude uno stemma, all'interno una colomba di profilo rivolta a sinistra tiene nel becco un ramo di olivo; a fianco una stellina gialla a sei punte. Colori verde, blu, rosso e viola; lo stemma è della famiglia Dottori di Padova; lungo il margine esterno iniziale "D"<ominus> mm 92×92, quadro in lamina d'oro, all'interno del quadro si vede un salmista, David, al quale si scorge un paesaggio alberato; David con la mano destra e con gli occhi, indica il cielo. Un ricco ornato di foglie e bottoni d'oro prosegue lungo i margini esterni; sul margine anteriore esterno un uomo a mezzo busto, svestito, si aggrappa tra le foglie; c. 32r "D"<ixit> mm 92×92 all'interno del quadro in lamina d'oro un salmista, David, con l'indice della mano sinistra si tocca la bocca in segno di silenzio. Lungo il margine esterno si prolunga l'ornato con foglie polilobate, fiori e bottoni d'oro. c. 56v iniziale "D"<ixit> mm 85×85; all'interno di un quadro in oro figura a mezzo busto dell'Insipiens, lo sguardo rivolto verso il cielo, ha un aspetto trasandato, coperto con una tunica marrone lacerata e un bastone in mano, l'ornato con foglie polilobate, fiori e bottoni d'oro. c. 81r "S"<alvum> mm 98×102, su campo esterno il lamina d'oro, il corpo della lettera è formato dalle figure di due delfini che guardano verso l'interno la figura di un giovane a dorso nudo immerso nelle acque, da volto spaventato, mentre tenta di nuotare allungando un braccio verso il cielo alla ricerca dell'aiuto divino, l 'esterno della lettera è simile alle precedenti. A c. 117v iniziale "E"<xultate> mm 98×95, all'interno del quadro in oro l'iniziale racchiude re David a mezzo busto, porta la corona in capo, con le mani giunte e gli occhi verso il cielo; sotto al braccio regge il salterio. L'ornato si prolunga verso l'esterno come le iniziali precedenti. Tutte le miniature sono state eseguite dalla stessa mano. Stilisticamente si possono ricondurre ad Antonio Maria da Villafora nel periodo estremo della sua attività o, meglio ad uno stretto seguace, probabilmente identificabile nel figlio adottivo del miniatore, Bartolomeo Sforza, che si sa attivo nella bottega di Antonio Maria da Villafora.

Legatura: 1501-1525 (legatura di restauro in mezza pelle con reimpiego delle assi); assi in legno; solo per metà dei piatti, la pelle originale è stata incollata su quella nuova; tracce di alcune linee sulla pelle originale; segnacoli; restauro: mezze guardie, guardie, rifascicolatura, numerazione delle carte, pelle del dorso e metà dei piatti, eseguita presso la ditta Paolo Ferraris di Torino nel 1986.

Storia: a IIv presenza della cifra "XII"; questo tipo di cifra la ritroviamo anche nei Corali 12 e 16 di San Giacomo di Monselice; a II'v timbro e segnatura attuale della "Biblioteca Comunale di Monselice Nr 10016"; dalla presenza dello stemma della famiglia Dottori di Padova si può pensare che il corale sia stato donato da un membro della famiglia devoto ai frati francescani minori del Convento di San Pietro in Viminario, che dopo la soppressione del 1769 della comunità religiosa di San Pietro, sia stato trasferito dai frati minori di San Giacomo di Monselice.

Antonio Maria: da Villafora <m. 1511> (DBMI, 36-40).
Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo di Monselice <Padova>.
Convento di S. Giacomo <Monselice> (Francescani nel Veneto, 107).
Convento di S. Pietro Viminario <Padova> (Francescani nel Veneto, 41).
Ditta Paolo Ferraris.
Dottori <casa>.
Sforza, Bartolomeo <m. 1522> (Dal Santo, 580-581).

Nr 10016 (Nr), XII (XII).

cc. 1r-185r
Altra relazione di D.I.: Chiesa cattolica (ACOLIT, 1, 133).
Titolo presente: Incipit psalterium nocturnum (c. 1r).
Titolo identificato: Psalterium nocturnum.
Testo inc. Regem venturum dominum (c. 1r), expl. pedes nostros in via pacis deus Israel (c. 185r).

cc. 185r-197v
Altra relazione di D.I.: Chiesa cattolica (ACOLIT, 1, 133).
Titolo identificato: Hymnarium.
Testo inc. Verbum supernum prodiens (c. 185r), expl. audi benignus supplices (c. 197v).

Bibliografia a stampa: T. Bozza, Il Graduale e il Salterio-Innario della Biblioteca Comunale di Monselice, in "Arte Veneta", 54 (1999), 6-21.
P.L. Bagatin, Tra Università, curia e monasteri. Un miniatore ritrovato. Antonio Maria da Villafora, Treviso 2001, 133.
I manoscritti medievali di Padova e provincia, a cura di L. Granata, A. Donello, G.M. Florio, A. Mazzon, A. Tomiello, F. Toniolo, con la collaborazione di N. Giovè, G. Mariani Canova, S. Zamponi, Firenze 2002, 85-86 nr. 153.

Fonti: Fontes rerum austriacarum. Scriptores, Wien 1855-.
V. Meneghin, San Giacomo di Monselice, Vicenza 1933.
I francescani nel Veneto, Vicenza 1982.
ACOLIT, 1, Bibbia, Chiesa cattolica, Curia romana, Stato pontificio, Vaticano, papi e antipapi, Milano 1998.
V. Dal Santo, Miniatori e "scriptores" presenti a Padova. Notizie d'archivio edite ed inedite (secoli XII-XVI), in: La miniatura a Padova dal Medioevo al Settecento. Catalogo a cura di G. Baldissin Molli, G. Canova Mariani, F. Toniolo, Modena 1999, 573-588.
Dizionario biografico dei miniatori italiani (secoli IX-XVI), a cura di M. Bollati, Milano 2004.


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