1701-1800 · cart., guardie cartacee · cc. 1 + 374 + 1 (antica paginazione a penna 1-734 integrata da paginazione moderna a matita 735-748) · mm 197138 (p. 29).
Stato di conservazione: buono.
Legatura: 1701-1800; cartoncino alla forma flessibile con nervi passanti in pelle allumata; sul dorso la scritta a penna: "SATIRE / DEL / DOTTI".
Storia: sul piatto anteriore etichetta con antica segnatura depennata della Biblioteca Bertoliana: "G.7.5.22. / Letteratura B.271."; sulla controguardia anteriore, di mano di V. Barichella, antica segnatura della Biblioteca Bertoliana: "G.5.5.19."; sul recto della carta di guardia anteriore, la nota a penna: "Dono del Cav(aliere) Jacopo Stecchini".
G.7.5.22./Letteratura B.271 (Biblioteca XX secolo), G.5.5.19 (Camera G).
pp. 1-748 Autore: Dotti, Bartolomeo <1651-1713> (DBI, 41, 532-534). Titolo aggiunto: Satire del cavalier Dotti (recto della guardia anteriore). Titolo identificato: Satire, ed. Ginevra 1757. Primo testo inc. Innocente son io così di fatti, che la censura i detti miei castiga (p. 1), expl. per chi la insidia, e quella rabbia interna di chi estinto ti vuol, quella ti eterna (p. 9). Ultimo testo inc. Mai più satire o musa, il mondo è matto languisce la virtù, cresce ogni vizio (p. 711), expl. rubbando a Giovenal un verso fatto difficile est satiram non scribere (p. 730). Osservazioni: a pp. 731-733 indice; la p. 738 contiene annotazioni matematiche. Bianche pp. 314-315, 734-737, 739-748.
Fonti: Dizionario biografico degli italiani, Roma 1960-. B. Dotti, Satire del cavalier Dotti, Ginevra, presso i Fratelli Cramer, 1757. S. Rumor, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia 1905-1908. Enciclopedia Dantesca, Roma 1970-1978.
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