Disposizione del testo: a piena pagina. Scrittura e mani: corsiva di unica mano. Stato di conservazione: coperta parzialmente staccata dal dorso, danni da tarli.
Legatura: 1619 (pergamena su cartoncino con tracce di lacci in stoffa sui piatti).
Storia: sul piatto anteriore antica segnatura depennata della Biblioteca Bertoliana: "G.5.1.39 / Filosofia B.9"; sulla controguardia anteriore di mano del bibliotecario Andrea Capparozzo antica segnatura “G.3.6.2”, affiancata da una seconda depennata sempre della stessa mano: "H.2.4.2". In calce a c. 1r: "Mediolani in Collegio Braydensi Societatis Jesu anno a Christo nato 1619"; a c. 59r la data: "20 aprilis 1619". Unito al manoscritto si trova un cartoncino con le indicazioni dell'autore e dell'opera.
G.5.1.39 / Filosofia B.9 (Biblioteca XX secolo), G.3.6.2 (Camera G), H.2.4.2 (Camera H).
cc. 1r-59r Altra relazione di D.I.: Aristoteles (DOC, 1, 289). Autore: Melchiori, Giovanni Odorico <m. 1592> (Ferrari, 459). Titolo presente: Disputationes in libros aethicorum artis ad Nicomacum (c. 1r). Testo inc. Philosophiae moralis officium est docere (2r), expl. non dicit indigentia ex parti persona quae amat (c. 59r). Numerose le carte bianche.
Bibliografia non a stampa: A. Capparozzo, Inventario della Camera G. Manoscritti e qualche stampato prezioso, [seconda metà del sec. XIX], Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana, Archivio storico della Biblioteca civica Bertoliana, serie Strumenti di corredo, u.a. 50, 79.
Fonti: S. Rumor, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia 1905-1908. L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1947. V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.
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