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1701-1800 · cart. · cc. 52 (paginazione originale 1-98, integrata a lapis I-II e 99-102) · mm 195× 142 (c. 1).

Disposizione del testo: a piena pagina.
Stato di conservazione: buono; scucita c. 8.

Legatura: 1701-1800; coperta in cartoncino flessibile, dorso rivestito in carta, in testa al dorso etichetta con scritto in inchiostro "Sui Greci manoscritto".

Storia: sul piatto anteriore etichetta della biblioteca Bertoliana con antica segnatura "G.6.6.8. / Storia B.160.", depennata; sulla controguardia anteriore antica segnatura della biblioteca "H.1.4.29." depennata, sotto "sec(ulo) XVIII m(anu)s(criptu)s" depennato, a fianco altra segnatura della biblioteca Bertoliana "G.3.5.24." e sotto "m(anu)s(criptu)s sec(ulo) XVIII, tutto di mano di Capparozzo; al centro della stessa controguardia scritto in inchiostro il numero "69"; tra le carte inserito foglietto di colore azzurro contenente brevi informazioni sul manoscritto di mano di Capparozzo.

Altra relazione di D.E.: Capparozzo, Andrea <1816-1884> (Rumor, 1, 347-351).

Antiche segnature: G.6.6.8 / Storia B.160 (Biblioteca XX secolo), G.3.5.24 (Camera G), H.1.4.29 (Camera H).

pp. 1-98
Titolo elaborato: Lettera politico-religiosa intorno ai greci.
Testo inc. Il discorso tempo fa tenuto con Vostra Signoria in proposito dei greci, i quali non solamente qui, ma con maggiore asprezza di la dal mare si governano in modo da fare giustamente temere (p. 1), expl. La mia attenzione per altro nell'ubbidire a suoi venerati commandi in qualunque siasi la cosa, le provi, quanto io sia suo umillissimo servitore (p. 98).
Osservazioni: a p. II l'autore riporta un versetto biblico tratto dalla Lettera di San Paolo agli Ebrei 13.18.
Bianche pp. I, 99-102.

Bibliografia non a stampa: A. Capparozzo, Inventario della Camera G. Manoscritti e qualche stampato prezioso, [seconda metà del sec. XIX], Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana, Archivio storico della Biblioteca civica Bertoliana, serie Strumenti di corredo, u.a. 50, c. 78r.

Fonti: S. Rumor, Gli scrittori vicentini dei secoli decimottavo e decimonono, Venezia 1905-1908.