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Descrizione del manoscritto

Treviso, Biblioteca comunale, 246

1451-1500 · membr. (cc. I e III' moderne cart.; cc. II-III e I'-II' antiche membr.; le cc. II e II' erano originariamente le controguardie incollate ai piatti) · cc. 3 + 89 + 3 (assenza di cartulazione antica, presenza di doppia cartulazione in cifre arabe di mani moderne a matita, la prima saltuaria nell'angolo superiore destro, la seconda sul margine inferiore sinistro) · mm 244156 (c. 15). [Tav. 1]

Fascicolazione: 1x10-1 (9: la settima c. caduta senza perdita di testo), 6x10 (69), 1x6 (75), 1x14 (89).
Rigatura: ad inchiostro.
Righe: 26 linee di scrittura cc. 1r-65v; 25 linee cc. 71r-74v e 76r-77v; 26 linee c. 25rv; 24 linee cc. 78r-89v.
Scrittura e mani: nel codice si susseguono due diverse mani; mano A: cc. 1r-65v, in umanistica rotonda in inchiostro marrone chiaro con richiami in lettere maiuscole disposti verticalmente; mano B: cc. 65r-89v, in umanistica rotonda più minuta in inchiostro marrone scuro con richiami in lettere minuscole disposti orizzontalmente; abbreviazioni poco frequenti e parole greche del testo mantenute nella lingua originale dalla stessa mano A, lasciate in bianco dalla mano B; presenti anche rarissimi interventi sul testo testo, notabilia e integrazioni degli spazi bianchi delle lettere iniziali di mano più recente.

Decorazione: 1451-1500; iniziali: semplici, ornate, a penna e/o a pennello; pagine: 1 ornata (cc. 1r), a penna e/o a pennello, fregio miniato su tre lati con motivi floreali costellati di piccoli soli dorati; al centro del margine inferiore, stemma di Marius Gubertinus sorretto da due putti; presenza di oro, azzurro.

Legatura: 1451-1500; assi in legno; parziale recupero della coperta antica in pelle marrone decorata con motivi geometrici; a secco; presenza di due strisce di cuoio sul piatto anteriore in luogo di due fibbie originarie ora deperdite; restauro: laboratorio Paolo Ferraris (Torino), marzo 1987.

Storia: sul dorso antiche segnature: "M310 [...]", "12253", "11029"; sul contropiatto anteriore presenza di un talloncino incollato con precedente segnatura depennata della Biblioteca comunale: "Cam. 2ᵈᵃ / Scf. 5 / Lett. E N / 12253". Sul margine inferiore di c. 1r, stemma di Marius Gubertinus, ovvero di Mario Guberti, membro della famiglia Guberti di Udine (per quanto riguarda l'identificazione del cognome e la distinzione tra le famiglie Guberti e Gubertini di Udine (cfr. Falischia, I codici di Persio, 53-60). Probabilmente il ms in oggetto, esemplato a Udine, fu acquistato da Mario o dal padre Leonardo. Alla morte del figlio avvenuta a Perugia nel 1534, il padre Leonardo che gli sopravvisse donò il codice ad un monastero in memoria del defunto figlio. Da lì il codice, al seguito di qualche frate, finì per esser conservato nel monastero domenicano di San Nicolò di Treviso come testimonia la nota di possesso risalente al XVII secolo in calce a c. 1r: "Ad usum fratris Francisci Meriggi praedicatoris [Ordinis Praedicatorum]". Francesco Meriggi figura infatti tra l'elenco dei religiosi abitanti il convento, lista redatta il 15 dicembre 1650 e inviata alla Santa Congregazione di Roma per ordine di papa Innocenzo X. Dopo la soppressione del convento, è possibile ipotizzare che il codice fu tra i beni incamerati dalla Biblioteca comunale nel 1817. A c. 13v è riportata una nota di possesso non leggibile.

Convento di S. Nicolò <Treviso> (O.P.; Renucci, Chiese e conventi, 276).
Ferraris, Paolo <sec. 20.>.
Guberti, Leonardo <m. 1545> (Joppi, ms. 716, fascicolo "Guberti").
Guberti, Mario <m. 1534> (Joppi, ms. 716, fascicolo "Guberti").
Meriggi, Francesco <fl. 1650>.

Udine.

cc. 1r-13r
Autore: Persius Flaccus, Aulus <34-62> (DOC, 2, 1453).
Titolo presente: Aulii Persii Flacci praefatio libri satirarum (c. 1r).
Titolo identificato: Satirae, DOC, 2, 1453.
Prologo inc. Nec fonte labra prolui cabalino (sic) (c. 1r), expl. cantare credas iam per Pegaseum melos (c. 1r).
Testo inc. Curas hominum quantum est in rebus inane (c. 1v), expl. Inventus Chrisippe tui finitor acervi (c. 13r).
Bianca c. 13v.

cc. 14r-89v
Autore: Iuvenalis, Decimus Iunius (DOC, 2, 1102).
Titolo presente: Iuvenalis Aquinatis satirici liber (c. 14r).
Titolo identificato: Satirae, DOC, 2, 1102.
Testo inc. Semper ego auditor tantum numquamne reponam (c. 14r), expl. Ut laeti phaleris omnes et torquibus omnes (c. 89v).

Bibliografia non a stampa: F. Colò, Catalogo dei manoscritti classici latini nella Biblioteca Comunale di Treviso, tesi di laurea, Università degli studi di Venezia, a.a. 1989-1990, 95-103.
G. Bampo - L. Bailo, Catalogo numerico dei manoscritti, mss. 1-800, Treviso, Biblioteca Comunale, ms. [1876-1880], 94.
G. Falischia, I codici di Persio della Biblioteca Comunale di Treviso, tesi di laurea, Università degli studi di Padova, a.a. 1983-1984, 19-25, 44-63, 99-104.
L. Ronchese, Cicerone, Virgilio, Lucano, Persio e Giovenale: i manoscritti della Biblioteca Comunale di Treviso, Università degli studi di Venezia, a.a. 2003-2004, 91-94.

Fonti: A. Joppi, Genealogie delle famiglie friulane, Udine, Biblioteca comunale, ms. 716.
G. Renucci, Le chiese e i conventi, in: Treviso nostra. Ambiente, storia, arte, tradizioni, 1, Treviso 1980, 263-303.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.


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