Greci 19           

Descrizione del manoscritto

Roma, Biblioteca nazionale centrale, Greci 19

1501-1600 · cart., guardie cartacee · cc. 2 + 271 + 2 (la numerazione delle carte è stata eseguita a matita, in cifre araba, e collocata nell'angolo superiore esterno del recto di ciascun foglio: da 1 a 271; bianca la c. 54v; delle cc. 267-271 rimangono solo frammenti della parte inferiore interna) · mm 156102 (c. 62r).

Filigrana: vergelle orizzontali e filoni verticali; la filigrana – divisa tra due fogli – è posizionata nell'angolo superiore interno; essa è vicina a Briquet nrr. 484-486 (attestate rispettivamente a Salisburgo a. 1530 la prima, a Padova a. 1547 e Parma a. 1553 la seconda, ad Arnoldsetin a. 1559 e Trento a. 1561 la terza).
Fascicolazione: 1x8 (8), 1x8 (16), 1x8 (24), 1x8 (32), 1x8 (40), 1x8 (48), 1x6 (54: dopo c. 54 ci sono due talloni che corrispondono alle cc. 49 e 50), 1x8 (62), 1x8 (70), 1x8 (78), 1x8 (86), 1x8 (94), 1x8 (102), 1x8 (1110), 1x8 (118), 1x8 (126), 1x8 (134), 1x8 (142), 1x8 (150), 1x8 (158), 1x8 (166), 1x8 (174), 1x8 (182), 1x7 (189: dopo c. 189 c'è un tallone che corrisponde a c. 183), 1x8 (197), 1x8 (205), 1x8 (213), 1x8 (221), 1x8 (229), 1x8 (237), 1x8 (245), 1x8 (253), 1x8 (261), 1x8 (269), 1x2 (271).
Segnatura dei fascicoli: non è osservabile la segnatura dei fascicoli.
Foratura: non è osservabile la foratura.
Rigatura: a causa del restauro subìto dal codice non è ben visibile la rigatura, che è stata eseguita a secco; solo in alcuni fascicoli sono conservate alcune tracce dei solchi e dei rilievi; il sistema prevede la rigatura dall'ultimo foglio al primo (vicino al sistema 13 Sautel – Leroy, ma con una sola incisione diretta a partire dall'ultimo foglio); tipo U 20/1 Sautel – Leroy.
Specchio rigato: c. 62r: mm 20 [108] 28 x 6 / 10 [68] 5 / 13.
Righe: ll. 15.
Disposizione del testo: una colonna di scrittura per pagina.
Scrittura e mani: una sola mano ha vergato tutto il manoscritto, con una minuscola informale, inclinata a destra, con uso frequente di abbreviazioni e prolungamento in svolazzi dei tratti terminali delle lettere.
Sigilli e timbri: nell'angolo inferiore interno di c. 166v si trova un timbro ovale con all'interno un numero “530, 965”.
Stato di conservazione: il codice è stato restaurato, in quanto aveva subito diverse mutiliazioni delle carte, soprattutto nelle zone laterali esterne e degli angoli esterni superiore ed inferiore; delle cc. 267-271 rimangono solo frammenti della parte inferiore interna; nell'angolo inferiore esterno della controguardia posteriore si trova il timbro “Restauro del libro | di Lelli Giuseppe".

Decorazione: 1501-1600; iniziali: ornate, ornate di modulo ingrandito, eseguite con inchiostro marrone chiaro, e con presenza di elementi vegetali alle estremità; 2 disegni (cc. 187r. 188v), i titoli delle sezioni e delle indicazioni liturgiche sono eseguiti con inchiostro di colore marrone chiaro; cc. 55r, 159r: riga ondulata, con terminazioni floreali, eseguita con inchiostro marrone sbiadito e nero; cc. 63r, 190r: fascia ornamentale ad intreccio, eseguita con colori nero e marrone sbiadito; c. 120r: fascia ornamentale ad intreccio squadrato, eseguita con colori nero e marrone sbiadito; c. 175r: riga con elementi ornamentali a perla, eseguita con inchiostro rosso e marrone sbiadito; c. 187r: disegno a griglia con il calcolo del ciclo solare e del meridiano opposto (θεμέλιον) della luna; c. 188v: disegno a cerchi concentrici, con il calcolo del ciclo lunare.

Legatura: 1900-1985; assi in legno; coperta in pelle; decorazioni a secco (tre riquadri concentrici, con al centro un rombo contenente un fiore aperto a quattro petali); dorso con tre nervi appena sporgenti, con decorazioni a secco (righe oblique che si intersecano); restauro.

cc. 1r-189v
Autore: Chiesa ortodossa greca.
Titolo uniforme: Horologium, in greco, Allacci, 90.
Testo inc. acefalo ὑποστήσαντι ὅτι οὕτω μέγα καὶ θαυμαστὸν στοιχεῖον τὴν θάλασσαν (c. 1r), expl. τῆς πανάγνου δεσποῖνης ἡμῶν (c. 189v).

cc. 190r-271v
Titolo elaborato: Raccolta di preghiere estrapolate da s. Efrem e s. Basilio (K.G. Phrantzoles [ed.], Ὁσίου Ἐφραίμ τοῦ Σύρου ἔργα, VI, Thessalonica 1995, nr. 8, p. 344 l. 6 – nr. 6, p. 338 l. 1).
Testo inc. Ὡς ἐνώπιον, κύριε, τοῦ φοβεροῦ σου βήματος (c. 190r), expl. τὴν πικρὰν ἐκείνην καὶ πλήρη πένθους ἀπόφασιν (c. 266v).
Osservazioni: la c. 266v è l'ultima carta leggibile.

Bibliografia a stampa: D. Tamilia, Index codicum Graecorum qui Romae in Bybliotheca Nationali olim Collegii Romani adservantur, in "Studi italiani di filologia classica" 10 (1902), 223-236 (= Catalogi codicum Graecorum qui in minoribus bibliothecis Italicis asservantur, II, accuravit et indices adiecit Ch. Samberger, Lipsiae 1968, 347-360), qui 232.

Fonti: L. Allacci, De libris ecclesiasticis graecorum, dissertationes duae..., Parisiis 1645.
K.G. Phrantzoles (ed.), Ὁσίου Ἐφραίμ τοῦ Σύρου ἔργα, VI, Thessalonica 1995.


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