Vall. D 63           

Descrizione del manoscritto

Roma, Biblioteca Vallicelliana, Vall. D 63

1101-1200 · membr., guardie cartacee (la differenza tra lato carne e lato pelo della pargamena è ben accentuata ) · cc. 5 + 107 + 2 (numerazione della carte di guardia anteriori in numeri romani, con inchiostro rosso e collocata nell’angolo superiore esterno, da I a III (non sono numerate le prime due carte di guardia moderne); nel corpo del codice numerazione per carte, in cifre arabe, in inchiostro marrone, collocata nell’angolo superiore esterno, da 1 a 105: dopo c. 93 c’è la numerazione 93a (inchiostro rosso), dopo c. 100 c’è la numerazione 100a (inchiostro rosso); l’ordine delle carte va così ristabilito: 36, 34, 35, 33, 18-32, 37-105, 10-17, 2-9, 1) · mm 232184 (c. 33r).

Fascicolazione: 1x9 (9: c. 1 è un foglio isolato di cui è visibile il tallone alla fine del fascicolo), 2x8 (17), 3x7 (24: c. 24 è un foglio isolato di cui è visibile il tallone all’inizio del fascicolo), 4x7 (31: c. 26 è un foglio isolato di cui è visibile il tallone tra le cc. 30-31), 5x5 (36: c. 33 è un foglio isolato di cui è visibile il tallone tra le cc. 35-36), 6x8 (44: c. 38 è un foglio isolato di cui è visibile il tallone tra le cc. 43-44, e c. 43 è un foglio isolato di cui è visibile il tallone tra le cc. 38-39), 7x8 (52), 8x8 (60), 9x8 (68), 10x8 (76), 11x8 (84), 12x8 (92), 13x9 (100: c. 93a è un foglio isolato di cui è visibile il tallone tra le cc. 97-98, c. 98 è un foglio isolato di cui è visibile il tallone tra le cc. 93-93a, c. 100 è un foglio isolato di cui è visibile il tallone all’inizio del fascicolo), 14x6 (105); i fascicoli iniziano con il lato carne e rispettano la regola di Gregory, tranne i casi segnalati di fascicoli in cui sono caduti singoli fogli.
Segnatura dei fascicoli: nell’angolo superiore esterno del recto del primo foglio dei fascicoli, in numeri greci, con inchiostro nero (forse apposta da una mano posteriore): qualche traccia nelle cc. 10r, 37r, θ´ (69r), ιβ´ (93r).
Foratura: a volte sono visibili alcuni fori nel margine inferiore; gli altri margini hanno subito la rifilatura.
Rigatura: eseguita a secco; sistema 9 Leroy – Sautel; tipo 12D2 Leroy – Sautel (la riga marginale orizzontale superiore è stata spesso eliminata con la rifilatura).
Specchio rigato: c. 33r: mm 3 / 19 // 173 // 27 / 10 x 22 // 52 / 18 / 51 // 18 / 23.
Righe: c. 33r: rr. 20 / ll. 20.
Disposizione del testo: due colonne di scrittura.
Scrittura e mani: una sola mano ha copiato tutto il testo, usando una minuscola che rientra nello “stile di Reggio”; la scrittura è appesa al rigo di base.
Stato di conservazione: restaurato da Giuseppe Lelli il 28 novembre 1971, come avverte un timbro in inchiostro blu nel contropiatto posteriore; molte carte danneggiate sono state risarcite con pergamena moderna di restauro.

Decorazione: 1101-1200; iniziali decorate (alpha, epsilon e tau), dal disegno slanciato e sottile, eseguite o con tratto unico (lettere alpha, tau) e colore rosso carminio o a doppia linea (lettera epsilon), con l’aggiunta di elementi ornamentali di tipo vegetale e geometrico, con modulo ingrandito (altezza pari a ca. 4-7 righe di scrittura), e spostate a sinistra rispetto alla colonna di scrittura; cc. 10r, 78v, fascia rettangolare eseguita secondo il Blütenblattstil, con la ‘tecnica della riserva’, per cui i motivi ornamentali, del colore della pergamena, appaiono evidenziati ‘in negativo’ su fondo colorato di rosso carminio; cc. 78v, 104r, 105v, linee ondulate, con l’aggiunta di piccoli elementi geometrici, e terminanti con motivi vegetali, eseguite con lo stesso inchiostro del testo e inchiostro rosso; i titoli sono in rosso carminio e sono vergati nella maiuscola distintiva di tipo alessandrino; le indicazioni liturgiche nel margine superiore sono in rosso carminio e vergate nella maiuscola distintiva di tipo alessandrino; eseguita dalla stessa mano del copista.

Legatura: 1701-1800; assi in legno; coperta in pelle bianca, senza decorazione; il dorso è liscio e su di esso si trova scritto con inchiostro marrone “D 63”; restauro: presso Giuseppe Lelli il 28 novembre 1971, come avverte un timbro in inchiostro blu nel contropiatto posteriore.

Storia: a c. IIIr (numerata I) si trova scritto con inchiostro marrone: «Petri Polidori V.C. munus Bibliothecae Vallicellanae»; a c. IVr (numerata II) si trova scritto da V. Vettori: «Evangeliarium Graecorum scriptum undecimo Iesu Christi seculo»; nella stessa carta si trova il timbro in inchiostro rosso «Reale Società Romana | 00403 | di Storia Patria»; a c. Vrv (numerata III) si trova una annotazione sul contenuto del manoscirtto vergata in inchiostro marrone da Fabiano Giustiniani; nel margine inferiore di c. 1r si trova vergato in inchiostro nero “Evangeliarium”.

Giustiniani, Fabiano <1579-1627> (bibliotecario della Congregazione dell'Oratorio; Finocchiaro 2011, 31).
Vettori, Vincenzo <1700-1782> (bibliotecario della Congregazione dell'Oratorio; Gasbarri 1963, 187).

cc. 1r-105v
Autore: Chiesa ortodossa greca.
Titolo presente: Σάββατον πρώτον τῶν νηστείων καὶ τοῦ ἁγίου μεγαλομάρτυρος Θεοδώρου, ἐκ τοῦ κατὰ Μάρκον (c. 10r).
Titolo presente: Ἀρχὴ τοῦ νἐου ἔτους·σάββατον πρώτον τοῦ Λουκᾶ (c. 78v).
Titolo presente: Εὐαγγέλια τῶν παννυχίδων (c. 104r).
Titolo identificato: Lezionario dei Vangeli, in greco.

Bibliografia non a stampa: V. Vettori, Inventarium omnium codicum manuscriptorum graecorum et latinorum Bibliothecae Vallicellanae digestum anno Domini MDCCXLIX, qui 274r.

Bibliografia a stampa: E. Martini, Catalogo di manoscritti greci esistenti nelle biblioteche italiane, II. Catalogus codicum Graecorum qui in Bibliotheca Vallicelliana adservantur, Milano 1902 (Indici e cataloghi, 19) [rist. Roma 1967], qui 96-97.
M. Petta, Codici greci della Puglia trasferiti nelle biblioteche italiane ed estere, "Bollettino della Badia greca di Grottaferrata" n.s. 26 (1972), 83-129, qui 114.
P. Canart-J. Leroy, Les manuscrits en style de Reggio. Étude paléographique et codicologique, in: La paléographie grecque et byzantine. Actes du Colloque international organisé dans le cadre des Colloques internationaux du Centre National de la Recherche Scientifique à Paris du 21 au 25 octobre 1974, curr. J. Glénisson-J. Bompaire-J. Irigoin, Paris 1977, 241-261, qui 258.
O. Mazzotta, Monaci e libri greci nel Salento medievale, Novoli (Lecce) 1982, qui 98.
K. Aland, Kurzgefasste Liste der griechischischen Handschriften des Neuen Testaments, Berlin-New York 1994 (2ª ed.), l 137.
J.-H. Sautel, Répertoire de réglures dans les manuscrits grecs sur parchemin. Base de données établie par Jacques-Hubert Sautel à l'aide du fichier Leroy et des catalogues récents, Turnhout 1995, qui 103.

Riproduzioni: http://www.internetculturale.it/jmms/iccuviewer/iccu.jsp?id=oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3ANT0000%3ARM0281_Vall_D_63&mode=all&teca=MagTeca+-+ICCU.

00403, 00403.


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