Farsetti, Tommaso Giuseppe           

Scheda antica biblioteca

Scheda antica biblioteca
Nome Farsetti, Tommaso Giuseppe
Descrizione
Nato a Venezia, il colto bibliofilo Tommaso Giuseppe (1720-1791) era figlio di Anton Francesco Farsetti (nobili veneziani dal 1664) e di Bianca Morosini. Tenne la biblioteca e abitò in Palazzo Dandolo a San Luca, nel quale si raccolsero anche le raccolte librarie e artistiche del cugino Filippo Vincenzo (1703-1774).
Si dedicò a studi letterari, viaggiò e fu in relazione con i maggiori letterati del tempo, italiani e francesi in particolare. Fu balì e commendatore dell’Ordine di San Giovanni Gerosolimitano. Traduttore dal latino (Nemesiano, Calpurnio) e dal greco (Sofocle), compose versi latini e italiani, elaborati anche come rime dei Granelleschi. Nel 1758 fu accolto tra gli Accademici della Crusca. Ricco il suo carteggio, ebbe numerosi corrispondenti e fra gli altri Domenico Maria Mazzucchelli e Gasparo Gozzi. Intrecciò rapporti con bibliofili, letterati, collezionisti, biblioteche, e con mercanti di libri e antichità, e i viaggi furono occasione per acquisti di manoscritti e opere rare, di genere specificatamente letterario. Da Firenze fu in particolare l’erudito cruscante Domenico Maria Manni (1690-1788) ad agevolare il reperimento di testi in lingua volgare e di manoscritti.
Tommaso Giuseppe morì senza discendenti come ultimo del proprio ramo famigliare. Il nome Farsetti passò, come da sue disposizioni, a un patrizio individuato dal Consiglio dei Nobili della città antenorea in Alberto Zabarella. Nel frattempo era andata dispersa la biblioteca raccolta dal fratello Daniele Farsetti (1725-1787), anch’egli poeta e studioso di letteratura, promotore e mecenate dell’Accademia dei Granelleschi, erede della fortuna e delle raccolte di Filippo Vincenzo, nonché della villa a Santa Maria di Sala, beni che furono poi dispersi da Anton Francesco, figlio di Daniele. Con testamento del 30 settembre 1786, Tommaso Giuseppe dispose che i propri beni andassero, direttamente o quali somme derivate dalla vendita, a suoi amici e servitori, ma principalmente a collezioni pubbliche. Egli lasciò alla Biblioteca della Serenissima i manoscritti, i testi di lingua a stampa e le commedie perché fossero conservati tutti insieme, e inoltre le sue medaglie di uomini illustri e i suoi bronzi. Egli affidava in tal modo implicitamente le sue collezioni alle premure dell’amico Jacopo Morelli, che le aveva già ordinate e catalogate insieme a lui.
La consegna alla Pubblica Biblioteca di San Marco, nel marzo 1792, comprendeva 122 manoscritti latini e 264 in volgare come si descrivono nei suoi cataloghi del 1771, 1780, 1788, e inoltre la “Serie dei Libri di Lingua Toscana” come nel catalogo del 1785, la “Serie delle Commedie italiane, giusta il Catalogo stampato l’anno 1776”, tutti volumi di pregio e di rarità singolare che ammontavano al numero di 1650. Si consegnarono inoltre i pochi piccoli bronzi e la raccolta ricca di medaglie barocche toscane. Con le successive spartizioni dei beni delle raccolte pubbliche, gli oggetti antichi furono destinati al nuovo Museo Archeologico, e in seguito, aperta al pubblico la Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro nel 1927, vi confluirono le raccolte rinascimentali e tarde.
Cataloghi delle sue collezioni: [Jacopo Morelli], Biblioteca manoscritta di Tommaso Giuseppe Farsetti, patrizio veneto e balì del Sagr’Ordine Gerosolimitano, Parte I, In Venezia, nella Stamperia Fenzo, 1771. Catalogo dei manoscritti latini nn. 1- 78, e volgari nn. 1-165. [esemplare postillato con le segnature marciane: Cons. Cat. Mss. Marc. 10]; [Jacopo Morelli], Biblioteca manoscritta di Tommaso Giuseppe Farsetti, patrizio veneto e balì del Sagr’Ordine Gerosolimitano, Parte II, In Venezia, presso Pietro Savioni, 1780. Catalogo dei manoscritti Latini nn. 79-114, e Volgari nn. 166-236. [esemplare postillato con le segnature marciane: Cons. Cat. Mss. Marc. 10]; [Tommaso Giuseppe Farsetti – Jacopo Morelli], Catalogo di libri latini, In Venezia, appresso Antonio Graziosi, 1788. Si tratta di un elenco di libri a stampa, al quale si aggiunge l’elenco [Parte III] dei manoscritti Latini nn. 115-122, e Volgari 237-264 [esemplare postillato con le segnature marciane dei manoscritti: Cons. Cat. Mss. Marc. 11]; Ms It. XI, 329 (=7139): Catalogo delle medaglie d’uomini illustri collocate nello scrigno B, compilato da Jacopo Morelli, ed accresciuto di posteriori inserzioni da Gio. Antonio Bonicelli vicebibliotecario, Giuseppe Valentinelli bibliotecario e suo successore.
Bibliografia essenziale:Vincenzo Lazari, Della raccolta numismatica della Imp. Regia Libreria di S. Marco. Informazione, Wien, K. Gerold's Sohn, 1858; Museo della casa eccellentissima Farsetti in Venezia, s.n.t.; Giovanni Sforza, Il testamento d’un bibliofilo e la famiglia Farsetti di Venezia, in “Atti della Reale Accademia delle Scienze di Torino”, s. 2, LXI, 1910-11, pp. 153-195; Bruno Brunelli Bonetti, Dal carteggio di Tommaso Giuseppe Farsetti, in “Atti dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti”, t. CVII parte II, 1948-49, pp. 151-163; Marino Zorzi, La Libreria di S. Marco. Libri, lettori, società nella Venezia dei Dogi, Milano, Mondadori, 1987, pp. 303-305; Valentina Casarotto, La Libreria marciana e il suo medagliere: note d’archivio sulle medaglie barocche toscane della collezione di Tommaso Giuseppe Farsetti, in “Miscellanea marciana”, XVIII, 2003, pp. 173-205.

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